La festa della donna compie un secolo

Il 1° secolo della giornata delle donneIncerte se festeggiare ma con la paura per i propri diritti
di Claudia Mura

Le donne scendono in piazza (Foto da Web)

La giornata delle donne compie il suo primo secolo e fra manifestazioni, ramoscelli di mimosa recisi da incolpevoli alberi, polemiche pro o contro l'aborto, dati sulle vittime di violenze e sulla scarsa rappresentanza politica femminile, ci apprestiamo a celebrare questa ricorrenza. Cresce però il numero di chi è critico nei confronti di questo anniversario e rifiuta di pensarlo come un giorno diverso dagli altri. La sociologa Annamaria Oppo, docente dell'Università di Cagliari, ci aiuta a capire perché l'8 marzo ha assunto tratti così contraddittori.

Partiamo dall'evento storico che ha dato origine alle celebrazioni. Si parla di un incendio in un cotonificio statunitense e di una marcia che le donne fecero durante la Rivoluzione Russa per chiedere migliori condizioni di vita.
"L'8 marzo del 1908, 140 operaie del cotonificio Cotton rimasero uccise durante una rivendicazione sindacale. Fu poi la femminista Rosa Luxemburg a proporre quella data come giornata di lotta internazionale e di rivendicazione dei diritti delle donne. Nella socialdemocrazia tedesca questa data divenne simbolo dell'emancipazione, delle lotte operaie e di quelle femministe di inizio secolo, fino al 1920."

E in Italia?
"Anche nel nostro paese si diffusero i primi movimenti femministi ma furono frenati dal fascismo. Ci fu una ripresa nel dopo guerra da parte dell'Udi (Unione donne italiane) e l'8 marzo fu assunto come giornata internazionale di lotta per i diritti femminili. Le donne del secondo femminismo si sono poi stufate delle mimose e della retorica dell'anniversario, hanno pensato che la lotta andasse fatta ogni giorno."

Secondo lei quante delle donne che festeggiano l'8 marzo conoscono l'origine di questa ricorrenza?
"Temo siano poche. Se penso alle mie allieve, che pure sono studentesse universitarie e quindi mediamente più acculturate della massa, credo che la maggior parte ignori il significato originario di quella che era nata come una giornata di testimonianza. Ma si tratta di un declino culturale generale."

Perché è diventata in una festa consumistica? Un'occasione per fare uscite di sole donne e magari vedere uno spogliarello maschile?
"Tutte le feste subiscono la triste sorte della mercificazione. L'8 marzo oggi somiglia a una sorta di festa della mamma, un omaggio dei mariti alle mogli o dei fidanzati alle loro partner. Era nata come giornata di lotta internazionale per l'emancipazione e poi se n'è perso il senso. Quest'anno mi sembra che ci sia una ripresina. Forse perché siamo sotto elezioni."

Oppure perché le donne si sentono intimorite da fenomeni come quello della polemica relativa all'aborto.
"Sì, l'attacco alla 194 deve avere prodotto un certo sussulto. Non delle donne giovani che ormai non hanno più i problemi vissuti nel passato. Ma le donne più mature sono in subbuglio. Temono per i diritti tanto faticosamente raggiunti."

In quanto docente universitaria lei ha un punto di vista privilegiato sulle nuove generazioni. È pessimista o ottimista?
"Cerco di non essere troppo pessimista. Impartisco spesso compiti sulla discriminazione e le mie studentesse rispondono che se le donne trovano meno lavoro rispetto agli uomini è perché preferiscono stare in famiglia e non si danno abbastanza da fare. Non si rendono conto dei processi di discriminazione, non ne hanno consapevolezza e io faccio fatica a comunicare con loro a questo proposito. Viene visto tutto in termini di: se sono brava ce la faccio, e finché sono a scuola funziona così. Studiano di più, sono mediamente più brave dei maschi e i loro voti sono più alti. Durante gli studi non sono discriminate, ma appena si affacciano nel mondo del lavoro si accorgono delle differenze."

Come mai le giovani donne sono così poco interessate ai principi dell'emancipazione femminile?
"È cambiata la cultura ed è decaduta quella dei movimenti femminili. È incredibile come ci siamo assuefatte alle discriminazione. Ma è stata anche colpa nostra: non siamo state capaci di trasmettere la giusta consapevolezza. Ci siamo divise in tante parrocchie e non abbiamo sviluppato un'azione politica forte. Rispetto ai movimenti internazionali in Italia abbiamo fatto più filosofia e badato meno al pratico. È mancato il passaggio di testimone alle ragazze. Il femminismo è rimasto un movimento per una minoranza di donne urbane istruite, giovani studentesse magari. Non ha cambiato la struttura di potere perché non ha avuto possibilità di agire nei partiti ufficiali."

Ci sono anche responsabilità politiche però.
"In base al Gender Gup Report fatto dal World Economic Forum, su 128 paesi noi siamo all' 84° posto per le diseguaglianze di genere. La politica è maschile, ha una visione paternalistica e familistica molto forte a cui si unisce l'influenza della Chiesa. Questo dà problemi a tutti i movimenti di emancipazione, non sono femminili. La vita delle ragazze di oggi è forse più allegra ma non più autonoma. C'è una tale assuefazione alla disuguaglianza che è persino considerato noioso parlarne, continuare a proporre il problema."

La cosa più preoccupante è che spesso sono le stesse donne a considerare l'argomento noioso. Pare che il temine "femminista" sia diventato una parolaccia.
"Anche questo è significativo. La criminalizzazione dei movimenti di emancipazione è una classica reazione delle società con ampi tratti di patriarcato e di familismo come la nostra. Mancano le occasioni di un'autoriflessività femminile."

L'elettorato femminile è più numeroso di quelle maschile però le donne non votano le donne.
"Perché non è un elettorato con una forte coscienza di genere, non ha consapevolezza di sé. Faccio sempre l'esempio di un'amica che quando si parla di politica o di altri argomenti di carattere sociale esprime un'opinione, ma se le si chiede: 'come lo sai, chi te lo ha detto?', la risposta è: 'mio marito o mio padre'. La prendiamo sempre in giro ma questo aneddoto rende l'idea del fatto che l'opinione autorevole da citare è quella maschile."

Come vede il futuro?
"Io penso che qualcosa avverrà, qualche nuova stagione di movimenti femminili. Perché la dimensione della disuguaglianza fra uomini e donne e talmente eclatante da non poter restare senza risposta."

Beh, oggi ho disseminato il terrore e lo spavento girando con la mimosa in mano...

"Oddio, è oggi la festa della donna??" (e intanto sta già estraendo il cellulare per chiamare il fiorista)

w la donna xche se non ci fosse nai uomini saremmo rovinati la donna e come un fiore bisogna trattarla bene

00Giacomen ha scritto:w la donna xche se non ci fosse nai uomini saremmo rovinati la donna e come un fiore bisogna trattarla bene

Se non ci fosse la donna non ci sarebbe neanche l'uomo, temo!

Sily ha scritto:

00Giacomen ha scritto:w la donna xche se non ci fosse nai uomini saremmo rovinati la donna e come un fiore bisogna trattarla bene

Se non ci fosse la donna non ci sarebbe neanche l'uomo, temo!

Temi o speri?

L'unica cosa che non capisco di questa festa sono le mimose, ma un fiore diverso no??????

imperator84 ha scritto:L'unica cosa che non capisco di questa festa sono le mimose, ma un fiore diverso no??????

Fiore bellissimo, ne adoro il profumo e sembrano dei piccoli soli!! *______*

La_Magica ha scritto:

imperator84 ha scritto:L'unica cosa che non capisco di questa festa sono le mimose, ma un fiore diverso no??????

Fiore bellissimo, ne adoro il profumo e sembrano dei piccoli soli!! *______*

Mimosa

8 marzo; Napolitano: ingiustificabile disparita' in Parlamento


Roma, 8 mar. (Apcom) - "Vedremo all'indomani del voto del prossimo 13 aprile in quale misura le forza politiche abbiano ridotto una ingiustificabile disparità nelle presenze di uomini e donne nel Parlamento". A dirlo è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la cerimonia per il centenario dell'8 marzo questa mattina al Quirinale.
Secondo il capo dello Stato, infatti, "una maggiore presenza delle donne nelle istituzioni rappresentative e di governo può contare non poco" per sviluppare anche in Italia "politiche volte a far crescere l'occupazione femminile, a favorire la conciliazione tra lavoro e maternità, ad assicurare il sostegno alla cura e all'istruzione dei bambini svantaggiati".
Anche per questo, conclude Napolitano, "non possiamo ignorare la gravità dello squilibrio persistente in Italia a danno delle donne nella rappresentanza politica".
Più in generale, secondo il presidente della Repubblica, in Italia lo "squilibrio di genere è ancora troppo ampio", ci sono troppe "disparità" tra uomini e donne. "In Italia più che in altre democrazie economicamente sviluppate - dice il capo dello Stato - la componente maschile sopravanza ancora di molto quella femminile rispetto all'occupazione e questo - ha aggiunto - è un problema che riguarda soprattutto il Sud".
Perciò - aggiunge il presidente - se non interveniamo presto con terapie efficaci, le speranze di colmare le disparità tra uomini e donne e il divario tra Nord e Sud si allontaneranno drammaticamente". Napolitano, nel suo discorso, sottolinea i diversi ostacoli e le disuguaglianze che caratterizzano i rapporti di genere. Squilibri, sostiene, che non permangono solo a livello di accesso al lavoro, ma anche "al reddito e alla carriera e il distacco diventa più evidente - spiega - a mano a mano che si passa a posizione e incarichi di maggior rilievo".
Ciò che Napolitano più sottolinea è il fatto che in Italia c'è una forte "disuguaglianza dei punti di partenza, che si radica nella famiglia e nel quartiere dove si è nati e in Italia più che altrove è difficile sconfiggere la lotteria della fortuna, perché il miglior strumento per farlo è una garanzia di attenzione e cura e quindi di buona istruzione, accessibile a tutti nei primi anni di vita del bambino. Rispetto a ciò - conclude Napolitano - il nostro Paese presenta ancora carenze e forti squilibri territoriali".

La_Magica ha scritto:

imperator84 ha scritto:L'unica cosa che non capisco di questa festa sono le mimose, ma un fiore diverso no??????

Fiore bellissimo, ne adoro il profumo e sembrano dei piccoli soli!! *______*